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Cosa succede se un cane viene morso da una vipera?
Le conseguenze del morso della vipera variano a seconda dell'età dell'animale (sono più sensibili i giovani e gli anziani), della taglia, del suo stato di salute e della sede della morsicatura (più gravi i morsi ricevuti sul muso).
Il veleno contiene degli enzimi che provocano una violenta reazione locale: la sede del morso (riconoscibile per la presenza di due piccoli fori distanziati di qualche millimetro, visibile solo se il pelo non è troppo fitto) e la zona circostante presentano un gonfiore duro, caldo, doloroso, di colore rossastro e trasudante siero sanguinolento, che raggiunge il massimo dopo circa un'ora e che può persistere per diversi giorni. Qualche minuto dopo la morsicatura possono comparire prostrazione, difficoltà nel restare in piedi, respiro affannoso, battito cardiaco accelerato, cianosi e, più raramente, spasmi muscolari, ipersalivazione e convulsioni. La causa di questi sintomi sono le tossine contenute nel veleno che provocano una coagulazione sanguigna intravasale disseminata con possibile shock, coma e morte soprattutto nelle forme fulminanti, che però sono piuttosto rare. Negli animali i metodi di eliminazione locale del veleno tipo l'aspirazione con siringa (e ancora di più l'incisione delle ferite e la suzione) sono quasi sempre inapplicabili, quindi l'unica cosa che si può fare è rallentare l'assorbimento del veleno in attesa di arrivare dal veterinario più vicino. Un metodo per rallentare l'assorbimento del veleno consiste nell'uso di un laccio emostatico o di una fasciatura eseguita con bende elastiche, ma è attuabile solo se il morso è a livello di estremità degli arti o della coda, ed inoltre è raramente efficace, perché in genere l'animale è molto irrequieto e quindi il laccio si può spostare o sciogliere. L'unico metodo abbastanza valido rimane la crioterapia, ottenuta mediante le già citate bombolette spray di gas refrigerante e con l'applicazione di ghiaccio o pani di ghiaccio secco sulla parte colpita. Importante inoltre, se possibile, fare degli impacchi o aspersioni di soluzioni disinfettanti non alcoliche per iniziare a prevenire l'infezione, che comunque è quasi sempre inevitabile e richiede l'uso di antibiotici.
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